Le terapie per l'artrosi articolare sportiva

Trattamenti e chirurgia

L'osteoartrite (OA) colpisce spesso le persone giovani, sia chi effettua attività sportive intense, sia chi svolge lavori impegnativi per il fisico. Ad esempio le lesioni del menisco e dei legamenti del ginocchio, come pure le fratture intra-articolari, sono condizioni preartrosiche certe.

 

Il Trattamento appropriato dei traumi articolari in età giovanile consente di prevenire l’insorgenza dell’osteoartrite in età più matura. Il trattamento dell'osteoartrite in generale e quella del ginocchio e dell'anca in particolare è diretta a:

  • Prevenire l’insorgenza dell’artrosi in età matura.
  • Ridurre dolori articolari e rigidità.
  • Mantenere e migliorare la mobilità articolare.
  • Limitare la progressione del danno articolare.
  • Educazione del paziente circa la natura del disturbo e la sua gestione

Si distingue una terapia non farmacologica, una farmacologica ed una chirurgica .

La gestione ottimale della AO richiede una combinazione di trattamenti farmacologici e non farmacologici.

I trattamenti non farmacologici

  • Cambiamento dello   stile di vita   al fine di evitare attività gravose o lesive per le articolazioni malate.
  • Esercizio fisico, potenziamento muscolare  e esercizi per mantenere elastiche le articolazioni.
  • Controllo del peso   corporeo con lo scopo di tenerlo il più basso possibile al fine di scaricare le articolazioni danneggiate.
  • Uso di tutori (ginocchiere, solette, polsiere).
  • Terapie fisiche (dalle tens alla tecarterapia) e l'agopuntura.

I trattamenti farmacologici

  • Paracetamolo a dosi di 3-4 g al giorno
  • Antiinfiammatori per via sistemica: più efficaci del paracetamolo a contenere il dolore e l’infiammazione tipiche dell’Ao
  • Antiinfiammatori per via locale: sono raccomandati nella maggior parte delle linee guida per il trattamento dell’AO
  • Oppiodi: estremamente efficaci nel trattamento del dolore
  • Farmaci che modificano la   struttura cartilaginea (condroitin solfato e glucosamina): nel lungo termine sono in grado di rallentare la progressione della malattia, infatti nei soggetti che ne fanno uso adeguato il rischio di andare incontro ad un intervento di protesi è decisamente inferiore.
  • Infiltrazioni di cortisone: estremamente efficaci nel controllo del dolore e dell’infiammazione, ma poco efficaci sulla rigidità e sulla funzione articolare
  • Infiltrazioni con Acido Ialuronico: riescono sia a modificare la progressione della malattia, sia a migliorare la funzione articolare. Diminuiscono la rigidità e si sono dimostrate più efficaci di quelle con cortisone nel mantenere il controllo del dolore in un periodo compreso tra le 4 e le 12 settimane dopo l’infiltrazione

I trattamenti chirurgici

  • Artroscopia: permette di effettuare debridement articolare/lavaggio, asportazione di corpi mobili articolari, meniscectomie, perforazioni e microfratture per i difetti cartilaginei fino ai trapianti di cartilagine.
  • Osteotomia: intervento invasivo che porta alla correzione della deviazione dell’asse dell’arto interessato al fine di evitare il sovraccarico nel segmento malato (osteotomie valgizzanti e varizzanti).
  • Protesi: i pazienti con OA dell'anca o del ginocchio che non hanno ottenuto un adeguato sollievo dal dolore e miglioramento funzionale di una combinazione di trattamento non-farmacologico e farmacologico devono essere considerati per interventi di sostituzione articolare, intervento di chirurgia maggiore per l’alta invasività, ma estremamente efficace per il ripristino di un mobilità articolare senza dolore. Nel ginocchio è possibile anche la protesizzazione del solo compartimento malato (protesi monocompartimentale) meno invasiva della protesi totale del ginocchio e dalla riabilitazione precoce.
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