L'utilizzo in medicina dell'acido ialuronico

Terapie mediche ed estetiche

Spesso ormai si associa l’acido ialuronico alle più avanzate terapie antirughe e alle nuove frontiere della dermo-estetica. Senza dubbio le proprietà anti-age di questa molecola hanno portato una piccola, grande rivoluzione in campo estetico. Ma questa sostanza trova numerose ed efficaci applicazioni in molti altri ambiti medici e terapeutici, come nella chirurgia oftalmica e in quella otologica, precisamente per produrre lacrime artificiali e rigenerare membrane timpaniche forate.

In ortopedia l’acido ialuronico viene utilizzato come terapia intraarticolare, non solo come lubrificante del liquido sinoviale, ma anche per il suo ruolo protettivo dei tessuti, limitando la penetrazione di radicali liberi ed enzimi proteolitici.

Nel '900, con l'introduzione dei cortisonici da parte di Philippe Hench, ebbe inizio l'era moderna del trattamento infiltrativo intraarticolare, che si diffuse con grandissima rapidità. Di conseguenza, con la scoperta dell'acido ialuronico, nasce il concetto del bisogno di un lubrificante articolare per la cura dei problemi sia traumatici che di consumo delle articolazioni. Questo lubrificante in natura - o meglio nel liquido sinoviale - è costituito proprio dall'acido ialuronico, che nelle articolazioni umane è una molecola del peso di 4.5 milioni di dalton in una soluzione super satura.

In seguito alla scoperta dell'acido ialuronico, negli anni '60, si inizia la sua sperimentazione nelle artropatie post-traumatiche  nei cavalli da corsa. Successivamente, con lo sviluppo del concetto di viscosupplementazione da parte di Endre A. Balasz, prese piede l'impiego in ambito umano.

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