Le terapie con l'acido ialuronico

Le terapie locali

Negli ultimi decenni si è cominciato a curare le malattie articolari con terapie locali. Inizialmente, si trattava di aspirare il liquido che la malattia formava a livello articolare, solo successivamente si pensò di introdurre sostanze medicamentose all'interno della cavità articolare malata.

Questa tecnica ha origini molto antiche ed è stata già sperimentata e introdotta alla fine del ‘700. Nel '900, con l'introduzione dei cortisonici da parte di Philippe Hench, ebbe inizio l'era moderna del trattamento infiltrativo intraarticolare, che si diffuse con grandissima rapidità.

Nel 1934, con la scoperta dell'acido ialuronico da parte di Karl Meyer e John Palmer nasce il concetto del bisogno di un lubrificante articolare per la cura dei problemi sia traumatici che di consumo delle articolazioni. Questo lubrificante in natura - o meglio nel liquido sinoviale - è costituito proprio dall'acido ialuronico, che nelle articolazioni umane è una molecola del peso di 4.5 milioni di dalton in una soluzione super satura.

In seguito alla scoperta dell'acido ialuronico, negli anni '60, si inizia la sua sperimentazione nelle artropatie post-traumatiche nei cavalli da corsa. Successivamente, con lo sviluppo del concetto di viscosupplementazione da parte di Endre A. Balasz, prese piede l'impiego in ambito umano.

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